Colne Valley, Inghilterra: un servizio consegne locale che non passa inosservato.
01.09.2023 | In viaggio per …
Nei grandi centri urbani un numero crescente di cargo bike sta rendendo più piacevole la vita di tutti i giorni. Ma cosa succede nelle zone rurali? Le autorità europee locali stanno iniziando a espandere gradualmente i loro servizi di mobilità. Duncan Sime del Darkwoods Coffee ci racconta in un’intervista come sta già utilizzando una cargo bike per le consegne locali nelle zone rurali.
Ciao Duncan! Sappiamo che lavori come Event Manager per il Darkwoods Coffee. Dato che tu stesso possiedi una Load 60, puoi dirci in che modo vi aiuta nella vostra attività?
Il Darkwoods Coffee è una realtà innovativa che combina una torrefazione di caffè speciali, una scuola per baristi e un caffè pop-up annidato alle pendici dei Monti Pennini del West Yorkshire, nel nord dell’Inghilterra. Tostiamo il caffè manualmente con una tostatrice tedesca Probat degli anni ‘50 in uno stabilimento tessile vittoriano splendidamente ristrutturato situato vicino al canale di Huddersfield. Importiamo e tostiamo alcuni dei migliori caffè del mondo, e riforniamo caffetterie indipendenti, ristoranti e negozi di aziende agricole in tutto il Regno Unito. Siamo ben radicati nella nostra comunità, nella Colne Valley nello Yorkshire.
Usiamo la Load 60 in combinazione con un furgone elettrico per ampliare il nostro raggio di consegne e, al tempo stesso, contribuire a ridurre l’impronta di carbonio della nostra azienda e il traffico automobilistico sulle strade locali. Avere a disposizione una Load consente a più membri del nostro team di muoversi localmente.
Qual è il vostro approccio alla sostenibilità?
Ci impegniamo per ridurre il nostro impatto ambientale. A livello globale, l’industria del caffè non ha sempre goduto di una buona reputazione in materia ambientale, quindi siamo molto consapevoli della nostra responsabilità nei confronti della società e del pianeta e vogliamo fare il possibile per ridurre al minimo la nostra impronta. Siamo una B Corporation certificata. Stiamo convertendo la maggior parte dei nostri imballaggi in materiali compostabili e privi di plastica e stiamo sostituendo il nostro vecchio impianto di riscaldamento a gas con una pompa di calore ad aria. Stiamo vagliando le opzioni per generare energia sostenibile presso la nostra torrefazione, attraverso il solare fotovoltaico, la generazione idroelettrica (utilizzando il fiume dietro la torrefazione) ed eventualmente la generazione di biogas dalla digestione anaerobica su micro-scala. Misuriamo la nostra impronta di carbonio annuale e abbiamo implementato un programma di riduzione e sequestro del carbonio. La Load 60 e il furgone elettrico per le consegne sono elementi importanti di questo approccio.
La Load 60 è parcheggiata accanto al vostro furgone elettrico per le consegne. Come viene utilizzata normalmente la cargo bike?
La Load 60 ci consente di effettuare rapidamente piccole consegne ai clienti locali e di tenere libero il furgone per viaggi più lunghi con carichi più pesanti. Inoltre, consente a più membri del nostro team di effettuare le consegne a clienti locali, dato che sono in pochi a saper guidare il furgone e ad essere coperti dall’assicurazione necessaria. Invece tutti possiamo guidare la Load: è così versatile, si adatta a ogni forma, statura e livello di allenamento. Ma, soprattutto, è divertente da guidare e ci spostiamo sempre con il sorriso sulle labbra.
Usate la Load anche privatamente. Nel complesso, quanti viaggi in auto sostituite con la Load?
Se non viene usata per lavoro, il nostro team può prendere in prestito la Load e usarla privatamente per il tragitto casa-lavoro o per il tempo libero. La usiamo anche per andare nei paesi vicini a ritirare il cibo per i pranzi del team, dato che abbiamo un paio di ottimi take-away nelle vicinanze! Risparmiamo almeno 4 o 5 viaggi in auto ogni settimana, il che è fantastico, e speriamo di poter iniziare a fare più consegne locali in bicicletta.
Ricordi il vostro primo giro sulla Load? Quali sono state le prime impressioni?
Il nostro primo giro è stato fantastico, ma la curva di apprendimento si è rivelata ripida, in tutti i sensi. Siamo andati a prendere la Load 60 da Saddleworth e-bikes, a Greenfield. Non è lontano dalla nostra torrefazione, dista solo circa 15 km, ma a metà strada c’è una collina molto ripida e imponente. Era la prima volta che guidavamo una bici che, invece di deragliatore, catena e marce, montava trasmissione a cinghia e cambio Vario. Dopo aver preso confidenza con il mezzo ed esserci abituati al peso senza carico e al raggio di sterzata (rispetto a una bici normale), la Load si è rivelata molto facile da guidare ed estremamente divertente. Pedalare su una strada ripida e superare dei ciclisti con le loro maglie di lycra e bici da corsa ha suscitato sentimenti contrastanti e, sentendoli sbuffare e ansimare, ci è venuto addirittura da scusarci.
E come reagiscono le persone alla Load quando la vedono per la prima volta?
Quando siamo in giro, la Load non passa certo inosservata. Le persone a bordo dei veicoli e i pedoni ci guardano increduli, cercando di capire cos’è. Quando parcheggiamo, le persone ci chiedono informazioni sulla Load; i più giovani pensano che sia fantastica e ci chiedono i dettagli tecnici. Agli anziani tornano in mente i “bei vecchi tempi”, quando le biciclette per le consegne erano diffuse sulle strade di tutti i centri urbani. Teniamo la Load ben in vista, parcheggiata proprio accanto al portone principale della torrefazione. Attira l’attenzione di molti visitatori ed è un ottimo argomento di conversazione, soprattutto quando si tratta di spiegare le motivazioni ambientali che hanno portato al nostro acquisto iniziale.
Come descriveresti l’infrastruttura ciclabile nell’area della Colne Valley?
Siamo situati in una zona semi-rurale, a metà strada tra le grandi città di Manchester e Leeds, nel nord dell’Inghilterra. La maggior parte dei piani strategici per aumentare le opportunità di utilizzare una bici concerne le aree urbane, il che significa che ci sono pochi progetti per aree periferiche come la nostra. Detto questo, non abbiamo la congestione del traffico e l’inquinamento atmosferico che gli agglomerati urbani più grandi vivono ogni giorno.
Abbiamo strade abbastanza sicure e con poco traffico, anche se ciò significa che gli automobilisti tendono a premere a fondo l’acceleratore. Esistono alcune piste ciclabili su strade trafficate, ma sono semplici corsie strette contrassegnate con vernice a lato strada, quindi senza barriere fisiche tra automobilisti e ciclisti.
La nostra zona dispone di una rete di vecchi canali, che nel XIX secolo venivano utilizzati dalle fabbriche per il trasporto dei materiali. I tracciati dei canali ora offrono percorsi estremamente sicuri per camminare e andare in bicicletta, separati dalle strade trafficate. Sono anche abbastanza pianeggianti rispetto alle colline ripide attraversate dalle nostre strade locali.
L’ente pubblico territoriale ha in programma di migliorare l’infrastruttura?
A livello locale non sono stati messi in atto programmi per incoraggiare i pendolari a lasciare l’auto a casa. Le città hanno biciclette ed e-bike a noleggio lungo le strade; noi nella nostra zona semi-rurale non abbiamo niente di tutto questo. L’ente pubblico territoriale ha una strategia per incoraggiare l’“Active Travel”, ossia per rendere più attraente per i locali combinare i trasporti pubblici con passeggiate e bicicletta. All’atto pratico, non ci sono grandi prove che ciò si stia traducendo in miglioramenti concreti. L’ente pubblico territoriale ha un programma di piccole sovvenzioni per incoraggiare le imprese a diventare “bike-friendly”. A volte hanno a disposizione finanziamenti che un’azienda può utilizzare per migliorare le infrastrutture per il personale che desidera andare in bicicletta, come predisporre pensiline coperte o docce sul posto di lavoro. Possono essere utilizzati anche per acquistare biciclette da prestare al personale.
Grazie mille per l'intervista, Duncan!