“Le e-cargobike risolvono molti problemi della nostra epoca.”
20.02.2020 | People & Society
L’austriaca Madeleine Alizadeh è un’attivista ambientale, autrice e podcaster che, nel suo ruolo di principale green influencer dello spazio di lingua tedesca, con lo user name @dariadaria, contribuisce a plasmare il sistema dei valori di un’intera generazione. Per muoversi a Vienna, la sua città natale, esercitando il minor impatto ambientale possibile, da alcuni mesi ha scelto la Packster 40 di Riese & Müller. In un’intervista esclusiva parla di mobilità sostenibile, delle sue aspettative in materia di infrastruttura e società, e di come guidare un’e-bike ha cambiato la sua quotidianità.
1. Madeleine, nella tua veste di attivista ambientale e di una delle più note influencer del mondo di lingua tedesca, da anni ti batti per raggiungere una maggiore sostenibilità in tutti gli ambiti della vita. Come pensi che debba cambiare il nostro atteggiamento in materia di mobilità e cosa fai tu per prima per viaggiare a basso impatto ambientale?
Prima di tutto, non sempre viaggio a emissioni zero. A volte sì, a volte no. Purtroppo, continuo a utilizzare l’aereo per tutte le mete che non riesco a raggiungere con il treno. Tuttavia, ho cambiato molte cose negli ultimi anni. Ho ricominciato a utilizzare i treni notturni più di sei anni fa, ed è così piacevole, che nel frattempo i viaggi con i treni notturni hanno acquisito popolarità e le ferrovie austriache hanno addirittura ampliato la rete. Nel 2021 dovrebbero arrivare anche delle nuove cabine letto davvero fantastiche! Personalmente, vado spesso in bicicletta, uso il car sharing e a volte vado a piedi. Quello che trovo particolarmente inquietante della mobilità è il livello di occupazione delle automobili. Si tratta di un parametro che indica quante persone mediamente sono sedute in un'auto. Mentre in passato c'erano circa tre persone per auto, oggi sono solo 1,45. Ciò significa che i mezzi di trasporto vengono utilizzati in modo inefficiente e quindi che consumano molto spazio e, in proporzione, causano più emissioni. Mancano gli incentivi per condividere o lasciare in garage l'auto, soprattutto nelle grandi città.
2. Da alcuni mesi guidi una Packster 40 vario di Riese & Müller. Quante volte alla settimana la usi e per cosa?
La uso davvero molto, soprattutto quando sono in giro con il mio cane. Mala pesa circa 9 kg, quindi utilizzare un cestino su una bicicletta normale da un lato risulta poco sicuro, ma dall’altro anche faticoso quando devo percorrere in salita la collina fino a casa. Da quando ho preso la Packster 40, posso portare Mala con la massima semplicità e andare in bicicletta insieme a lei. Anche a lei piace, si guarda intorno e d’estate si gode con piacere la brezza. Se piove, posso alzare la cappottina. Inoltre, spesso uso la bicicletta per fare shopping o portare pacchi all'ufficio postale – non esagero quando dico che sono la fan più sfegatata di questo mezzo!
3. Cos’è che ti entusiasma in particolare della e-cargobike come mezzo di locomozione e di trasporto?
Tantissime cose. In primo luogo, è un'alternativa reale e sensata all'auto. Con bambini, molti bagagli o animali, si riescono a trasportare un sacco di cose e con l'assistenza alla pedalata non si arriva mai sudati o completamente esausti. Mi sento sicura nel traffico perché è stabile e occupa abbastanza spazio per essere presa sul serio. Inoltre, non si rimane mai bloccati in un ingorgo, si parcheggia velocemente e si fa qualcosa per il corpo e per la mente.
4. Utilizzare un’e-bike ha cambiato la tua vita quotidiana?
Totalmente! Ho smesso di chiedermi se e come uscire. Ma soprattutto la uso per consentire al mio cane Mala di farsi dei bei giretti: adesso, senza metterci troppo tempo in più, in un lampo posso raggiungere un bel parco senza dovermi più limitare alla passeggiata sull'asfalto intorno all'isolato. Sono diventata molto più spontanea e avventurosa!
5. Come reagisce il tuo entourage al fatto che te ne vai in giro con l’e-cargobike? Sei riuscita a motivare anche altri a passare dall’auto alla bicicletta elettrica?
Gli amici e le amiche mi chiamano già «la venditrice porta a porta» delle e-cargobike, perché vorrei convincere tutti ad acquistarne una. Le e-cargobike risolvono talmente tanti problemi molto attuali e allo stesso tempo sono estremamente divertenti. Spesso mi viene rivolta la parola anche quando sono in sella, mentre me ne vado in giro nel traffico.
6. Cosa pensi che debba cambiare nelle infrastrutture delle città?
La sicurezza e le infrastrutture per chi ama pedalare sono inadeguate quasi ovunque. L'immagine generale della mobilità ciclabile deve essere migliorata e resa più attraente. Le piste ciclabili sono spesso troppo esposte, pericolose e molti le usano come parcheggi. I pionieri della bicicletta, come i Paesi Bassi, dimostrano che in città passare alle biciclette potrebbe essere estremamente facile. Ma servono condizioni quadro adeguate. Per me, una città a misura d'uomo è una città in cui viene favorita la circolazione con la bicicletta.